Formazione personale

Terapia comportamentale

Terapia comportamentale - Sabrina Marazzi Psicologo Milano

La prima è stata una terapia comportamentale, che è durata circa 1 anno.

Questo tipo di terapia “considera i disturbi del comportamento come dei comportamenti appresi che possono essere sostituiti apprendendo comportamenti più adattivi. Le terapie comportamentali si basano sui principi dell’apprendimento e del condizionamento .. e hanno origine nei laboratori di ricerca della psicologia sperimentale”. Tali laboratori spesso si trovono nell’ambito delle università. (“Psicologia”, volume II, John M Darley, Sam Glucksberg, Ronald A. Kinchla, edizione Il Mulino, Bologna, 1993).

Terapia cognitiva

Terapia cognitiva - Sabrina Marazzi Psicologo Milano

La seconda fu una terapia di stampo cognitivista e durò anche questa più o meno 1 anno.

La terapia cognitiva “parte dall’assunto che i turbamenti emotivi o gli schemi di comportamento patologici dipendono dai contenuti e dai processi di pensiero.. sono le interpretazioni cognitive date agli eventi dalle persone a svolgere il ruolo principale… Se le persone cambiano i loro schemi di pensiero e ragionamento, automaticamente cambieranno anche i comportamenti e le emozioni… Le terapie cognitive più note sono quella razionale emotiva di Ellis e la terapia cognitiva di Beck.” (“Psicologia”, volume II, John M Darley, Sam Glucksberg, Ronald A. Kinchla, edizione Il Mulino, Bologna, 1993).

Psicoterapia psicodinamica

Psicoterapia psicodinamica - Sabrina Marazzi Psicologo Milano

Poi ci fu la psicoterapia psicodinamica breve, che nel complesso prese circa 3 anni.

La psicoterapia psicodinamica non equivale all’analisi classica, che “per compiersi richiede anni e molte sedute a settimana.. e in cui il ruolo dello psicoanalista è largamente passivo e dove tipicamente il paziente si sdraia su di un divano senza guardare l’analista. .. Nella psicoterapia psicodinamica il terapeuta ha un ruolo molto più attivo e siede di fronte al paziente..l’andamento della terapia è più celere e c’è un’enfasi maggiore sul presente. .. una persona sottoposta a psicoterapia psicodinamica può visitare il terapeuta una volta a settimana. Al pari della psicoanalisi, questa terapia mira ad aiutare i pazienti a far luce sui conflitti inconsci, ovvero sulle dinamiche che determinano il loro comportamento.” (“Psicologia”, volume II, John M Darley, Sam Glucksberg, Ronald A. Kinchla, edizione Il Mulino, Bologna, 1993).

Ipnosi

Ipnosi - Sabrina Marazzi Psicologo Milano

Poi è stata la volta della terapia basata sull’ipnosi, sia quella classica che quella eriksoniana; questa terapia è stata piuttosto discontinua, ma ha abbracciato un periodo di almeno 2 anni.

Parlando di ipnosi prima di tutto va distinta “… l’induzione ipnotica dallo stato ipnotico. Infatti.. lo stato ipnotico è il termine di arrivo dell’induzione.” … “I metodi di induzione dello stato di trance sono numerosi, ma tutti si basano sul restringimento del campo dell’attenzione e della coscienza, fino a determinare una ..relazione privilegiata .. col terapeuta.” … “Lo stato di trance è vissuto dal soggetto come una condizione di straordinaria quiete fisica e mentale associata ad una particolare vigilanza verso quanto dice e fa l’operatore.” … “Lo stato ipnotico… manifesta aspetti di regressione. … Le idee diventano immagini visive e acustiche, si possono indurre sogni su comando, vi è particolare accesso alla memorizzazione, notevole influenzabilità delle opinioni ecc.”…”L’ipnositerapia … è volta a “modificare per via suggestiva i rapporti di forza delle attuali istanze in conflitto”… attraverso il rilassamento, la rassicurazione, la desensibilizzazione delle situazioni stressanti mediante discussione, la rieducazione ad atteggiamenti adattivi… il decondizionamento delle reazioni esagerate fissate.” (“Psicologia generale e dello sviluppo”, Renzo Canestrari, edizioni Clueb, Bologna, 1984).

Terapia della Gestalt

Terapia della Gestalt - Sabrina Marazzi Psicologo Milano

Infine c’è stata la terapia della Gestalt, che è durata più di 5 anni.

“Lo scopo della terapia gestaltica è accrescere la –nostra– consapevolezza”.   A volte infatti, “ci concentriamo solo su di una parte dell’esperienza”… ad esempio “ci concentriamo sulla figura in primo piano e ignoriamo lo sfondo della figura”… “Perls – fondatore della Gestalt – voleva che le persone percepissero la totalità ovvero la Gestalt delle loro esperienze. In questo processo è assegnata una grande importanza al qui ed ora.”… “I pazienti vengono incoraggiati a vivere i loro sentimenti, a prenderne coscienza… in modo da scoprire una parte importante del loro essere al quale non era mai stata lasciata libera espressione.” Per fare ciò a volte si può utilizzare un oggetto che simboleggi una persona o una parte di sé o un concetto astratto; anche un semplice cuscino può andar bene. (“Psicologia”, volume II, John M Darley, Sam Glucksberg, Ronald A. Kinchla, edizione Il Mulino, Bologna, 1993).

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