L’Enneagramma

I contenuti di questa sezione sono tratti dal libro “Carattere e nevrosi”, Claudio Naranjo, Astrolabio, Roma, 1996. I virgolettati fanno sempre riferimento a questo testo.

L’enneagramma è una figura geometrica; è formato da un cerchio sulla cui circonferenza sono segnati 9 punti. 3 di questi punti sono collegati tra loro e formano un triangolo, che risulta inscritto nel cerchio. Gli altri 6 punti sono collegati fra loro da rette. Quindi in totale ci sono 9 punti e 9 rette, quanti sono gli enneatipi. Le rette hanno una direzione: vanno da un enneatipo all’altro, secondo la sequenza: 1 va verso 4 che va verso 2 che va verso 8 che va verso 5 che va verso 7 che va verso 1; anche il triangolo ha una sua sequenza: 9 va verso 3 che va verso 6 che va verso 9.

 - Sabrina Marazzi Psicologo Milano

“L’Ennegramma è un simbolo universale, attraverso cui è possibile interpretare qualsiasi scienza e per chi sa come usarlo, rende inutili le biblioteche. Se una persona sperduta nel deserto disegnasse l’Enneagramma sulla sabbia, sarebbe in grado di leggere le eterne leggi dell’universo (in particolare la “legge del tre” e la “legge del sette” e il loro reciproco rapporto) e ogni volta imparerebbe qualcosa di nuovo che fino a quel momento aveva completamente ignorato.” Pertanto l’Enneagramma non è nato come modello psicologico; i tipi psicologici sono solo una delle tante possibili applicazioni di questo simbolo. I tipi psicologi esistenti sono 9 come i punti segnati sulla circonferenza e sono detti enneatipi; esistono poi per ogni enneatipo 3 sottotipi (per un totale di 27 tipologie) a seconda che predomini l’istinto di auto conservazione, quello sessuale o quello sociale; sottotipi che il libro di Naranjo però non descrive, con l’eccezione del tipo 6 i cui sottotipi sono analizzati. Ogni enneatipo è caratterizzato da una passione prevalente e da una distorsione cognitiva che rinforza la passione e crea un circolo vizioso. In ogni individuo c’è qualcosa dei 9 tipi, ma prevale una sola passione e fissazione.

  • Enneatipo 1: la sua passione è la rabbia, la distorsione cognitiva è il perfezionismo o risentimento[1]
  • Enneatipo 2: la sua passione è l’orgoglio la distorsione è la falsa generosità o adulazione
  • Enneatipo 3 : la sua passione è la vanità la distorsione è l’inganno
  • Enneatipo 4: la sua passione è l’invidia la sua distorsione è l’autofrustrazione o malinconia
  • Enneatipo 5: la sua passione è l’avarizia, la sua distorsione è il distacco ospilorceria
  • Enneatipo 6: la sua passione è la paura, la sua distorsione è l’accusa ovigliaccheria
  • Enneatipo 7: la sua passione è la gola, la sua distorsione è la fraudolenza o pianificazione
  • Enneatipo 8: la sua passione è la lussuria, la sua distorsione è la vendicatività o vendetta
  • Enneatipo 9: la sua passione è l’indolenza, la sua distorsione è la dimenticanza di sé o indolenza

L’Enneagramma non è però soltanto un elenco di stili di personalità, ma un insieme organizzato; fra le tipologie si instaurano rapporti specifici, contrasti, polarità, relazioni di vicinanza e così via.

Le relazioni di vicinanza

In generale a un individuo che impersoni uno qualsiasi dei 9 caratteri sarà facile riconoscersi nei tipi adiacenti al proprio. È possibile considerare ogni passione come un ibrido delle due passioni che l’affiancano. I punti adiacenti più significativi sono però quelli situati sul triangolo centrale.

Il triangolo centrale

I punti 9,6,3 individuano un triangolo, inscritto nel cerchio; le passioni corrispondenti (indolenza, paura, vanità) sono le pietre angolari dell’edificio emotivo e gli stati intermedi sono interazioni di esse in proporzioni diverse. La sequenza psicodinamica fra le tre passioni inizia dall’alto: tutto comincia con un deficit del senso dell’essere, implicito nell’indolenza (robotizzazione) che priva l’individuo di una base fondamentale e quindi genera paura; ma poiché dobbiamo vivere nel mondo anche se abbiamo paura, costruiamo un falso sé (vanità) e frapponiamo fra noi e il mondo una maschera con la quale ci identifichiamo. Ma perdendo di vista chi siamo alimentiamo la carenza nell’essere e quindi la paura che porta all’inautenticità e si crea un circolo vizioso.

Le polarità

I caratteri 3,6,9 sono situati fra due polarità. Il punto 3 si trova fra la polarità felicità  – tristezza (2-4). Il punto 6 si trova a metà della polarità isolamento – espansività (5 –7); il punto 9 fra la polarità amoralità o immoralità – moralità esagerata (8-1).  (Il tipo 8 e il tipo 1 hanno però qualcosa in comune: una tendenza all’attività).

Le frecce

Le rette che collegano i punti 1-4-2-8-5-7-1 hanno una direzione; questa direzione indica che in ogni carattere c’è la presenza nascosta di quello che lo precede: ogni passione affonda le sue radici nella passione che la precede ed è un tentativo di rimuoverla e compensarla.

Gli assi

Nell’Enneagramma vediamo anche i rapporti di opposizione che danno luogo a degli assi. I tipi 1 e 5 sono situati agli estremi opposti di una retta e danno luogo all’asse anale; entrambi questi caratteri infatti possono dirsi anali secondo la descrizione di Freud e Jonas (per questo motivo Naranjo li affronta uno dopo l’altro dedicando loro i primo due capitoli del libro). Un altro asse è quello orale- aggressivo, fra i tipi 4 e 8 (anch’essi affrontati in successione), sulla scia del lavoro di Karl Abraham. il terzo e ultimo asso è quello orale-recettivo, fra i tipi 2 e 7, sempre sulla scorta della del lavoro di  Abraham e anch’essi in successione nel testo.

Lato estroverso e lato introverso

Possiamo individuare nell’enneagramma un lato sinistro e un lato destro, simmetrici rispetto al punto 9.  Il lato destro è più socievole, mentre quello sinistro è più antisociale; nel lato destro c’è più seduzione, in quello sinistro più ribellione. Nel mondo Occidentale c’è una prevalenza femminile a destra e una maschile a sinistra. I caratteri più femminili sono il 2 e il 4; quello più maschile è l’8.

Parte superiore e parte inferiore

Il tipo 9 in alto rappresenta il livello massimo dell’estroversione difensiva, che si accompagna alla contentezza, mentre la parte inferiore dell’enneagramma rappresenta il livello massimo di interiorità edi scontentezza. I caratteri nella parte inferiore non si sentono mai abbastanza bene, si considerano un problema e gli altri li considerano patologici (i tipi 4 e 5 presentano un contrasto acuto fra loro – il 4 è il più intenso dei caratteri, il 5 il meno intenso- ma si assomigliano per la fragilità e l’ipersensibilità). Il tipo 9 invece in genere non crea problemi a se stesso e non appare patologico agli altri. Ma c’è un elemento che accomuna il 4, il 5 e il 9: la depressione.

Gerarchia degli enneatipi

Non esiste alcuna gerarchia: tutte le passioni si equivalgono, sia in termini etici che in termini di prognosi; in altre parole non ci sono enneatipi più patologici di altri, meno curabili di altri o peggiori.  È anche vero che i caratteri possono essere più o meno accentuati; questi ultimi sono considerati più disfunzionali.

Enneagramma e DSM III

  • L’enneatipo 1 corrisponde al disturbo di personalità ossessivo- compulsivo
  • L’enneatipo 2 corrisponde al disturbo di personalità istrionico
  • L’enneatipo 3 non compare nel DSM III. Naranjo lo paragona al tipo “narcisista” descritto da Lowen ; utilizza anche il termine “isterico” per descriverlo
  • L’enneatipo 4 corrisponde al disturbo di personalità borderline
  • L’enneatipo 5 corrisponde al disturbo schizoide di personalità
  • L’enneatipo 6 corrisponde al disturbo di personalità evitante e a quello paranoide
  • L’enneatipo 7 corrisponde al disturbo di personalità narcisista
  • L’enneatipo 8 corrisponde al disturbo di personalità antisociale
  • L’enneatipo 9 corrisponde al disturbo di personalità dipendente

Utilizzare l’Ennagramma in senso evolutivo significa in primo luogo fare un approfondito lavoro su di sé (leggendo, scrivendo la propria autobiografia, confrontandosi con chi ci conosce o con chi insieme a noi affronta un seminario esperienziale su questo argomento) e poi una volta individuate le nostre passioni distorsioni cognitive prevalenti, cominciare un percorso che dalla consapevolezza di sé ci porti ad esplorare l’enneatipo a noi opposto, per integrarne le passioni e le distorsioni cognitive. E’ un lavoro difficile perché ci chiede di avvicinarci a modelli di comportamento e sentimento a noi estranei. L’obiettivo è quello di integrare quante più passioni e distorsioni possibili, in modo da non essere più dominati da nessuna in particolare, ma da poterle utilizzare tutte quante, qualora se ne presenti l’opportunità.

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