Disturbi di personalità
Tutti ritengono di avere una personalità o un carattere. Ogni carattere ha dei tratti, questi tratti possono essere più o meno rigidi. Più sono rigidi e meno saremo adattabili e flessibili alle varie e diverse situazioni della vita: a volte è utile essere decisi, a volte è importante coltivare il dubbio. Se io mi sono fatto di me l’idea di una persona “forte” e questo “forte” coincide magari con aggressivo o dominante, sarò in difficoltà nelle situazioni in cui occorre empatia, comprensione, dolcezza. E viceversa se mi sono fatto l’idea di essere una persona “dolce” dove “dolce” sta per arrendevole sarò in difficoltà quando occorre essere fermi e non farsi calpestare. Insomma noi abbiamo in potenza tutte le qualità necessarie, ma di solito ne scegliamo alcune , per definirci. Il che è utile, ma limitante. Si può giungere al paradosso che chi ha troppo “carattere” è messo peggio di chi ne ha meno.
Due parole sulla passione del secolo: il disturbo di personalità narcisistico. Chi non ha mai avuto un fidanzato/a narcisista! O presunto tale. Quanto ci piace parlare del narcisismo degli altri! In realtà ci sono diversi tipi di narcisismo e andrebbero distinti. In ogni caso anche il narcisista o presunto tale se ha tratti troppo marcati, soffre dello stesso problema degli altri caratteri: comportamenti rigidi, stereotipati, che non si adattano alle situazioni diverse in modo flessibile. Questo crea un problema a me, narcisista o presunto tale e a chi si relaziona con me.
Sono uno Psicologo che vive e lavora a Milano; sono nata nel 1967. Mi sono laureata con laurea quinquennale (allora c’era solo quella!) presso l’Università di Padova in Psicologia del Lavoro, ma dopo un periodo in questo settore, da 20 anni opero soprattutto in ambito clinico. Utilizzo un approccio integrato di stampo umanistico.
Che significa? Che ho studiato tanto ma soprattutto che ho lavorato tanto su di me. Il lavoro su di sé è importantissimo, perché non puoi pensare di fare il novello Virgilio, se non sei sceso (e risalito!) nel tuo Inferno. Ho capito con gli anni che ogni esperienza, sia positiva che negativa, mi ha arricchito come persone e che questo è quello che conta davvero in questo lavoro.
Inserisco questa immagine, decisamente datata, perché esprime un momento di gioia pura e di abbandono al vento della vita; mi sembra bello ricordare a chi è in cerca di aiuto che nella vita ci sono sì momenti di sofferenza, da affrontare, ma anche che lavoriamo per poter tornare a vivere pienamente nella gioia.
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Sabrina Marazzi
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